Diluizione aziendale: cos'è e come posso tutelare il mio interesse? Questa è una domanda ricorrente posta dagli imprenditori, soprattutto durante lo sviluppo di un’azienda o di una startup, quando i partner vedono la necessità di raccogliere fondi per sfruttare i risultati attesi.
Pertanto, i partner possono effettuare una richiesta di capitale interno tra loro stessi, oppure possono scegliere di effettuare una raccolta fondi esterna, nel qual caso una terza parte può diventare partner dell'azienda.
In entrambe le situazioni esiste la possibilità di emettere nuove quote o azioni e pertanto i soci devono essere consapevoli dell'effetto che tale operazione provocherà, ovvero la diluizione dell'interesse sociale.
Ciascun socio o azionista detiene un certo numero di quote o azioni della Società, che rappresentano la percentuale di partecipazione posseduta dal socio/azionista.
Quando si verifica un aumento di capitale sociale e l'emissione di nuove quote/azioni, conseguentemente, si ha una nuova ripartizione e di conseguenza si ricalcola la percentuale di partecipazione di tutti i soci/azionisti.
Questa nuova divisione proporzionale della quota di ciascuna persona nell'azienda è chiamata diluizione aziendale.
Il caso emblematico che suscitò molto eco su questo tema fu quello di Facebook, ritratto nel film Social Network, in cui il socio Eduardo Saverin, allora fondatore dell'azienda, il quale dopo una riorganizzazione aziendale, che comportò un aumento di capitale, ebbe la sua una partecipazione, prima significativa, in una percentuale molto più bassa, che lo ha addirittura allontanato dal quadro di controllo della Società.
Per una migliore comprensione, presentiamo di seguito alcuni esempi pratici di come avviene la diluizione aziendale:
Esempio 1 - Raccolta fondi interna
Consideriamo che Sociedade Z Ltda, che ha R$ 25.000,00 di capitale sociale e la struttura societaria di seguito, decide di raccogliere fondi interni:
partner | N. Azioni | Capitale sociale | % Condividere |
Socio A | 10.000 | R$ 10.000,00 | |
Socio B | 7.000 | R$ 7.000,00 | |
Socio C | 5.000 | R$ 5.000,00 | |
Socio D | 3.000 | R$ 3.000,00 | |
Totale | 25.000 | R$ 25.000,00 |
I partner effettuano una richiesta di capitale per un importo di R$ 20.000,00, che comporterà un aumento del capitale di Sociedade X Ltda e l'emissione di 20.000 nuove azioni, il capitale è stato interamente apportato dal Partner D:
partner | N. Azioni | Capitale sociale | % Condividere |
Socio A | 10.000 | R$ 10.000,00 | |
Socio B | 7.000 | R$ 7.000,00 | |
Socio C | 5.000 | R$ 5.000,00 | |
Socio D | 23.000 | R$ 23.000,00 | |
Totale | 45.000 | R$ 45.000,00 |
Si tenga presente che a seguito dell'operazione il socio D, che inizialmente era socio di minoranza, è diventato socio di maggioranza, con una quota del 51% e di conseguenza tutti gli altri soci che non hanno apportato risorse al richiamo di capitale, hanno visto le loro quote societarie diluite .
Esempio 2 - Raccolta fondi esterna
In questo secondo esempio considereremo la situazione ipotetica di Companhia Z SA, che sta raccogliendo fondi e, a questo scopo, riceverà un contributo da un investitore.
Companhia Z SA ha attualmente un capitale sociale di R$ 500.000,00, suddiviso in n. 250.000 azioni, come riportato nella seguente tabella:
Azionista | N. Azioni | % Condividere |
Fondatore A | 75.000 | |
Fondatore B | 75.000 | |
Il socio C | 20.000 | 8% |
Il socio D | 10.000 | 4% |
Il socio E | 35.000 | |
Il socio F | 35.000 | |
Totale | 250.000 |
L'investitore intende contribuire con R$ 1.000.000,00, in cambio di una quota azionaria del 15%, che rappresenterà l'emissione di nuove azioni, e pertanto, dopo l'operazione il quadro sarà il seguente:
Azionista | N. Azioni | % Condividere |
Fondatore A | 75.000 | |
Fondatore B | 75.000 | |
Il socio C | 20.000 | |
Il socio D | 10.000 | |
Il socio E | 35.000 | |
Il socio F | 35.000 | |
Investitore | 44.000 | |
Totale | 294.000 |
Si osserva che i fondatori che inizialmente detenevano complessivamente una quota del 60%, dopo l'operazione detengono ora il 51%.
Date le conseguenze pratiche della diluizione societaria, legate soprattutto al controllo sul processo decisionale, e anche alle future distribuzioni degli utili, sono stati sviluppati alcuni meccanismi di protezione, soprattutto per gli investitori:
Clausola antidiluizione
La clausola antidiluizione impedisce al socio, azionista o investitore di vedere ridotta la propria partecipazione a seguito di futuri aumenti di capitale, la cui valutazione sia inferiore a quella al momento del conferimento da parte del beneficiario di tale clausola.
In tal caso, il beneficiario della clausola antidiluizione avrà diritto alla ricomposizione della propria partecipazione, ovvero con l'emissione di nuove azioni/quote a suo favore, in modo che venga mantenuta la propria partecipazione antecedente all'aumento di capitale.
Questa è una clausola comune nella negoziazione dei contratti di investimento e anche negli accordi tra azionisti e partner.
Diritto di prelazione
Il diritto di preferenza ha una disposizione legale sia nel Codice Civile, nel capitolo che tratta delle società per azioni, sia nella legge sulle società per azioni, è una disposizione comune nei contratti sociali, negli statuti, nei patti tra soci e soci, e anche nei contratti di investimento.
In sintesi, il diritto di preferenza stabilisce che i soci/azionisti dell'impresa avranno preferenza nell'acquisire nuove quote/azioni, rispetto ad offerte a terzi.
In questo modo, se tutti i soci/azionisti mettono a disposizione risorse, in proporzione alle loro partecipazioni, è possibile minimizzare gli effetti di diluizione societaria e ripristinare l'assetto societario precedente all'aumento di capitale.
Fissazione del valore nominale delle azioni in S/A
Nel caso delle società per azioni, la legge 6.404/78 prevede la possibilità di fissare il valore nominale delle azioni, in modo che sia vietata l'emissione di azioni a un prezzo inferiore, il che riduce la possibilità di vendere azioni a un valore irrisorio.
Divieto di diluizione ingiustificata in S/A
La Legge sulle Società prevede inoltre, nel caso di questa tipologia societaria, l'impossibilità di una diluizione ingiustificata dei vecchi azionisti, pertanto è necessario che l'aumento di capitale, nonché il valore di emissione di nuove azioni, siano giustificati, tenuto conto della prospettiva di la redditività della società e anche il valore del patrimonio netto del titolo.
Tutto ciò premesso, prima di effettuare un’operazione che generi la possibilità di aumento di capitale e di emissione di nuove quote o azioni, è sempre importante valutare gli impatti sulla diluizione della partecipazione societaria, nonché l’attenta negoziazione delle meccanismi che consentano la tutela sia dei soci sia degli azionisti e degli investitori.
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